Lo sapevi che il mondo delle serie tv e dei fumetti, hanno qualcosa in comune? Parliamo dei format e della serialità! Vediamo di cosa si tratta.
Si parliamo, di fumetti recenti e di quelli più vecchi, di serie tv come Peaky Blinders e Friends. Qualunque sia l’esempio che ti viene in mente, la risposta sarà sempre si. Questo perché tutto viene accomunato dai concetti format e serialità che potrebbero essere utili per la progettazione e realizzazione di una videostrategy.
Capire i concetti di format e serialità
La definizione di “Format” data dai dizionari, è strettamente legata al mondo televisivo, ma caratteristica più importante:
“è un apparato di regole che determinano lo svolgersi del programma stesso”
“l’idea base, o la formula, secondo cui è ideato un programma televisivo originale”
come dicono le due definizioni, il format è come una struttura, e in quanto tale se seguite le regole opportune, possono essere adattate a contesti, lingue e culture diverse. Le linee guide che il format ci chiede di seguire, sono i segreti che realizzeranno i video, i quali si adatteranno alle regole per diventare puntate di una serie che possono essere sia per la televisione che per i social.
Come può fare questo?
È molto semplice: il format si lega al concetto di serialità, cioè di prodotti e programmi che funzionano per puntate. Principalmente è un’idea che si lega alle serie tv, ma si adatta anche per i programmi, pubblicità, fumetti e videogiochi. È infatti proprio dal cuore del format, il concept, cioè l’idea, che si genera quella molteplicità di narrazioni che leghiamo alla serialità.
Da paper format a format e serialità
Il processo inizia dal paper format, ovvero il concept, l’idea, descritta in tutti i suoi meccanismi. Ti ricorda qualcosa? Ovviamente il format! Il processo è il medesimo. A questo punto, l’idea può diventare la puntata zero, o ancor meglio: episodio pilota.
Con il paper format si ha uno schema che illustra la nostra idea e quali sono gli sviluppi.
Quindi, ora il processo è: concept –> genere.
Quando si parla di genere, in questo primo momento, identifichiamo: serie narrativa, programma, e video per social (ad esempio le ricette).
A questo punto, arriviamo ad un dettaglio importante: il titolo, già perché sarà ciò ad attirare l’utente. Successivamente si deciderà piano puntate, durata e frequenza con cui usciranno.
Passaggio importante per continuare a creare la struttura: il target! Il target, perché è ciò che aiuta a definire la posizione del format all’interno del palinsesto, ma più in generale in quale contesto andrà ad inserirsi.
Per fare un riassunto, i passaggi sono:
- Concept
- Genere
- Titolo
- Piano puntate
- Target
- Contesto
Gli elementi elencati, sono ciò che ti servirà per creare la tua video strategy.
Variazioni del format
Ultimo elemento che voglio darti su questa metodologia è che qualche volta ai suoi tratti distintivi si possono applicare delle variazioni. Esse le identifichiamo in due modi: Format blindati e format aperti.
Format blindati sono quelli che si ripetono e sono sempre identici.
Format aperto sono quelli che hanno le variabili. Per variabili intendiamo: traduzione per altri canali o emittenti di altri paesi. Questa tipologia di format ha sempre le regole fondamentali al suo interno, tuttavia si abbassa il livello dell’importanza della scaletta prescelta, in quanto è più importante far adattare il format alle linee guida del contesto.
Si tratta di un cambio che può dare luogo a un diverso quadro dei valori, rispetto all’idea di partenza.
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